L'ulivo con le sue fronde sempreverdi colora gran parte del territorio di Oliveto Citra che dall'alto di una collina domina buona parte territorio museo oliveto citradell'alta valle del Sele. La struttura del paese rispetta gli standard altomedioevali nel meridione con un poderoso castello situato in posizione strategica attorno al quale si vanno ad aggiungere via via le case di chi cerca protezione contro le incursioni dei saraceni o di altri saccheggiatori.
Oliveto confina con il comune di Contursi Terme e dispone di molte risorse ambientali tra cui il tratto del fiume Sele che ne attraversa il territorio.
Davanti al cancello di ingresso del castello, seriamente danneggiato dal terribile terremoto dell'Irpinia del 1980, è avvenuto un fatto miracoloso, il 24 maggio 1985 alcuni abitanti riferirono di aver visto la Madonna. Da quel giorno il comune è diventato meta di pellegrinaggio.
Per il turista attento è d'obbligo una visita al Museo Archeologico Lucano dell'Alta Valle del Sele.

 

Storia di Oliveto Citra

il castelloDeve il suo nome al latino olivetum, che significa luogo piantato di ulivi, piante di cui il territorio è ricco, mentre Citra deriva dal nome del signore che l’ ha governata. La prima comunità olivetana risale all’età del Ferro, ma in loco si succedettero anche  Sanniti, Etruschi, Greci, Lucani e Romani. A causa delle frequenti incursioni saracene, intorno all’anno Mille, gli abitanti si arroccarono intorno al castello, il cui cancello è famoso dal 24 maggio 1985, festività del Santo Patrono Macario Abate, data nella quale alcune persone riferirono di aver visto la Madonna.

Nel 1167 Oliveto fu affidata al feudatario Guglielmo de Tolle. Oliveto apparteneva alla contea di Conza, che Carlo d’Angiò, nel 1284, divise in Principatus a Serris Montorii Citra e Pricipatus Ulteriore (altra possibile origine della denominazione Citra). La famiglia Macedonio di Ruggiano dominò fino al 1799, quando fu proclamata la Repubblica Partenopea e fu innalzato, nella piazza principale, l’Albero della Libertà.

 

Monumenti e bellezze naturali

  • Ruderi del Castello Macedonio del XII secolo, con adiacente torre campanile
  • Acquedotto romano
  • Chiesa di Santa Maria della Misericordia dalla splendida facciata barocca ed il soffitto ornato da interessanti dipinti
  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie edificata nel XV secolo
  • Chiesa della Madonna della Consolazione di stile barocco
  • Edicola, monumento a forma di stella a testimonianza del “volere” della Madonna apparsa il 24 maggio del 1985
  • Museo Archeologico Lucano dell’Alta Valle del Sele
  • Aree attrezzate di Fontana del Volpacchio e Pino Canali.
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    Foto di Oliveto Citra

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    Previsioni metereologiche

     
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